Saidi Aladino (Sora): come cambiano le fiere globali dell’energia low-carbon

La transizione energetica globale sta entrando in una fase in cui la decarbonizzazione avanzata richiede un approccio sempre più integrato e industrialmente maturo. È quanto emerge dalle principali conferenze internazionali dedicate alla Carbon Tech, contesti nei quali tecnologie di cattura e stoccaggio della CO2, idrogeno e digitalizzazione delle infrastrutture energetiche vengono analizzate come parti di un unico sistema.

Secondo Aladino Saidi, imprenditore di Sora impegnato da anni nel confronto internazionale sui temi della decarbonizzazione, eventi come quelli ospitati recentemente ad Abu Dhabi e Amburgo rappresentano un punto di osservazione privilegiato per comprendere lo stato di avanzamento delle filiere. Non si tratta solo di presentare innovazioni, ma di verificare la solidità dei progetti, la coerenza delle roadmap industriali e la capacità delle soluzioni proposte di essere implementate su scala reale.

La Carbon Tech si sta affermando come uno degli assi portanti delle strategie Net Zero, in particolare per i settori industriali a più alta intensità emissiva. Tuttavia, la sua evoluzione dipende dalla capacità di integrare tecnologia, regolazione e investimenti di lungo periodo. Aladino Saidi: “la crescente attenzione verso standard condivisi e modelli di governance più coordinati segnala una transizione che non può essere affrontata in modo frammentato.

Saidi evidenzia come la maturità del settore passi anche attraverso il dialogo tra attori diversi, dalle istituzioni ai grandi gruppi industriali, fino agli investitori e ai centri di ricerca. Le fiere e le conferenze internazionali diventano così piattaforme operative, in cui si costruiscono partnership e si definiscono priorità strategiche per la decarbonizzazione delle infrastrutture esistenti.

In questo scenario, la sfida principale resta quella di coniugare ambizione climatica e realismo industriale. Le tecnologie per la riduzione delle emissioni devono dimostrare non solo efficacia ambientale, ma anche sostenibilità economica e affidabilità nel tempo. È su questo equilibrio che si giocherà una parte decisiva della transizione energetica globale nei prossimi decenni.